Hawker Harrier AV8B

Hawker Harrier AV8B

Articolo e foto Paolo Giletta.

L’Harrier è un aereo da combattimento a decollo e atterraggio verticale (VTOL) sviluppato e prodotto dall’azienda britannica Hawker Siddeley negli anni ’60 per poi passare sotto la McDonnel Douglas (Boeing). È uno degli aerei militari più iconici e innovativi della storia dell’aviazione.

La storia dell’Harrier ha origine dagli studi sulla possibilità di realizzare un aereo in grado di decollare e atterrare verticalmente. La prima versione dell’Harrier, l’Hawker Siddeley Harrier GR.1, fu introdotta nel 1969 come aereo d’attacco al suolo per la Royal Air Force (RAF) del Regno Unito e il primo volo del prototipo avvenne nel 1967. Esso era caratterizzato da quattro ugelli orientabili, che permettono di modificare la direzione dei getti dei gas di scarico dei motori, consentendo al velivolo di decollare e atterrare verticalmente, ma anche di effettuare decolli corti (Short Take-Off, STO) e atterraggi corti (Vertical Landing, VL).

L’Harrier era dotato di un unico motore Rolls-Royce Pegasus, che forniva la spinta necessaria per il decollo verticale e la capacità di volo in avanti. La sua particolare configurazione, con le ali a delta, consentiva di ottimizzare il volo a bassa velocità e lo rendeva molto manovrabile in aria.

Nel corso degli anni, furono sviluppate varie versioni dell’Harrier con migliorie e aggiornamenti. Una delle varianti più famose è stata l’Harrier II, prodotta in collaborazione con gli Stati Uniti e utilizzata sia dalla RAF che dal Corpo dei Marines degli Stati Uniti (USMC). La versione americana dell’Harrier II è stata denominata AV-8B Harrier II.

L’Harrier è stato impiegato in diversi conflitti e missioni militari, dimostrando la sua versatilità e la capacità di operare da basi di dimensioni ridotte o addirittura improvvisate, come strade o campi aperti. Tra le sue operazioni più note ci sono il coinvolgimento nella Guerra delle Falkland nel 1982, dove fu ampiamente utilizzato dalla RAF e dalla Royal Navy, e la partecipazione alle operazioni di contrasto al terrorismo durante il conflitto in Afghanistan.

La Marina Militare Italiana ha acquisito una versione specifica dell’Harrier, nota come AV-8B Harrier II. Questa versione fu sviluppata dagli Stati Uniti e divenne l’evoluzione della prima generazione di Harrier, con importanti miglioramenti e aggiornamenti. Il primo Harrier II AV-8B entrò in servizio nella Marina Italiana negli anni ’90

Nel corso degli anni, l’Harrier ha continuato a subire miglioramenti e aggiornamenti con le versioni GR3, GR5 e GR7, ma è stato gradualmente ritirato dal servizio a partire dagli anni 2000. Il suo successore sarà l’F-35B Lightning II, anch’esso in grado di decollare e atterrare verticalmente, ma con capacità e tecnologie avanzate.

L’eredità dell’Harrier è comunque notevole e ha influenzato lo sviluppo di altri aerei a decollo verticale e di nuove tecnologie nell’aviazione militare. L’innovativo concetto di decollo e atterraggio verticale ha permesso all’Harrier di diventare uno degli aerei da combattimento più distintivi e rispettati della sua epoca.

Vi è piaciuto l’articolo? Perché ora vi svelo un segreto: visto che fa caldo e l’aria di vacanza mi ha fatto desistere dai miei soliti scartabellamenti mi son detto “perché non proviamo l’AI (Intelligenza Artificiale) per fare l’articolo?” E cosi mi sono avventurato alla scoperta di ChatGPT, quello che al momento è l’unico operatore a fornire servizi, seppur basici, a gratis di AI. Quello che vedete sopra è il risultato di copia/incolla senza nessuna modifica dato dopo 3”/4” di elaborazione!!!! Piccolo consiglio, per farla funzionare al meglio fategli domande ben mirate a quello che è il vostro interesse e non rimarrete delusi.

Adesso vi lascio alle foto fatte alla base di Cameri durante uno stop over delle macchine in forza alla nostra Marina nella versione mono (in special livery con il lupo simbolo del reparto) e dell’unico biposto rimasto. Le foto ancora sono vere, ma ci sto lavorando per far fare alla AI anche foto “virtuali”!

P.S.; prometto che non lo faccio più e torno a scartabellare

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